La mia guerra alle ragadi

Quella appena trascorsa è stata la settimana mondiale per l’allattamento al seno

Ormai lo sappiamo tutte. Il latte materno è senza alcun dubbio l’alimento migliore per i nostri piccoli. Inoltre allattare al seno permette di regalarsi dei momenti esclusivi con il proprio bimbo, attimi preziosi che passano veloci e poi mancano. 

Tutto bello e tutto vero. 

Però, c’è un però. 

Gli ostacoli ad un allattamento sereno sono tanti. Perché se nutrire il proprio bimbo è senz’altro un’esperienza straordinaria, non bisogna pensare che sia sempre facile, anzi. 

Allattare è bellissimo ma anche molto faticoso. Fisicamente e mentalmente. 

Soprattutto se, come successo a me, dovete lottare contro le maledetti ragadi.

Cosa sono? 

Si tratta di piccoli tagli sul capezzolo che rendono la poppata estremamente dolorosa per la mamma. 

Io ne ho sofferto sia quando allattavo Aurora sia adesso, con Giacomo e ho provato davvero tutti i rimedi possibili e immaginabili.

Ve li elenco qui, sperando che, se anche voi soffrite di ragadi al seno, possiate trovare una soluzione o, quanto meno, un po’ di sollievo. 

Innanzitutto è bene controllare che il vostro bimbo si attacchi correttamente al seno. Potete chiedere consulenza presso il consultorio o alle ostetriche dell’ospedale. Un attacco corretto permette infatti di prevenire la comparsa delle ragadi (anche se a volte non è sufficiente). 

Se non bastasse, potete provare :

  • Latte materno: dopo ogni poppata spalmate una goccia del vostro latte sul capezzolo e lasciatelo asciugare all’aria. È un ottimo cicatrizzante naturale. 
  • Lanolina: é una pomata molto densa che va scaldata un po’ con le dita e applicata sul capezzolo più volte al giorno. Non è necessario lavarla via prima della poppata. 

  • Olio vea: esiste sia in crema che in spray, più comodo ma meno efficace. Applicato dopo ogni poppata aiuta a tenere il capezzolo idratato.

  • Coppette d’argento: per molte sono miracolose! Aiutano la cicatrizzazione dei tagli. Io ho iniziato ad usarle già a partire dalle ultime settimane di gravidanza. 

  • Crema al tea tree: anche in questo caso aiuta a riparare la pelle lesionata. Nel mio caso è stata probabilmente la pomata con cui ho avuto maggiori risultati. 

  • Connettivina: aiuta i tagli a richiudersi ma va lavata prima della poppata. 

  • Paracapezzolo in silicone: una sorta di tettarella che fa sì che il bimbo non ciucci direttamente la pelle del capezzolo che quindi rimane più asciutto e cicatrizza prima. 
  • Conchiglie raccoglilatte in silicone: se soffrite di ragadi sono da preferire alle classiche coppette assorbilatte monouso perché  hanno un foro che lascia respirare il capezzolo. Certo sotto i vestiti sono meno invisibili.


E voi? Avete sofferto di ragadi al seno? Avete provato questi rimedi? Ne avete altri da consigliare? 

Sara 

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